Ufficialmente la festa nasce con la legge numero 671 del 31 dicembre 1996, ma la bandiera italiana può vantare però una storia ben più lunga, risalente addirittura al 1797.
Al Quirinale, ogni anno, per questa ricorrenza, avviene il cambio della Guardia d'onore in forma solenne, la sfilata del Reggimento Corazzieri in uniforme di gala e della Fanfara del IV Reggimento Carabinieri a cavallo. Si tratta di un rito che si ripete, oltre che per il 7 gennaio, solo il 2 giugno, Festa della Repubblica, e il 4 novembre, per la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate.
La bandiera non è solo un simbolo, ma è anche uno dei principi fondamentali della Costituzione.
Il Tricolore, infatti, è inserito tra i primi dodici articoli della Costituzione, che hanno il compito di esprimere lo spirito della Carta Costituente stessa e così, leggiamo che la bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni. Colori e forme che non sono casuali, ma vengono dal periodo risorgimentale, in cui l'talia affonda le sue radici come Stato e come Nazione.
La storia del Tricolore
La storia del nostro Tricolore ha inizio a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797. In questa data, il Parlamento della Repubblica Cispadana, una delle Repubbliche dell'Italia del nord formatesi con l'occupazione militare francese, emette un decreto. Il deputato Giuseppe Compagnoni dichiara "che si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di Tre Colori Verde, Bianco, e Rosso, e che questi tre Colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti".
I colori
La scelta dei colori non fu casuale: alcuni reparti militari che affiancavano l'esercito napoleonico, avevano stendardi tricolore e il primo corpo militare a sostituire il verde al blu della bandiera francese, fu la Legione Lombarda. Il rosso e il bianco, invece, sono legati alla Milizia cittadina milanese che all'epoca indossava un'uniforme verde con mostrine rosse e bianche; inoltre, rosso e bianco, comparivano nello stemma comunale milanese.
Questi colori furono poi adottati dagli stendardi della Legione Italiana, che raccoglieva soldati delle terre dell'Emilia e della Romagna e probabilmente è questa la ragione per la quale la Repubblica Cispadana scelse questi stessi colori. A essi aggiunse uno stemma con una faretra contenente quattro frecce contornata da un serto di alloro e ornata da un trofeo di armi.
Il Risorgimento
La Repubblica Cispadana non sopravvisse alla Restaurazione; all'epoca i suoi territori rientrarono nell'orbita dell'Impero Asburgico. Il Tricolore però era ormai diffuso e radicato in tutto il territorio della Penisola, e divenne in breve il simbolo risorgimentale por eccellenza.
Nel marzo del 1848, durante le Cinque Giornate di Milano, erano diffuse in tutta la città coccarde tricolori, e Gabrio Casati, Capo del Governo Provvisorio instaurato a Milano dopo la cacciata degli austrici dichiarò: "Facciamola finita una volta con qualunque dominazione straniera in Italia. Abbracciate questa bandiera tricolore che pel valor vostro sventola sul Paese e giurate di non lasciarvela strappare mai più".
E lo stesso Carlo Alberto di Savoia, che mirava a un'espansione del Regno di Sardegna su tutta la penisola, il 23 marzo 1848 include il Tricolore nel proclama della Prima Guerra d'Indipendenza. "Per viemegliodimostrare con segni esteriori il sentimento dell'unione italiana vogliamo che le Nostre Truppe portino lo Scudo di Savoia sovrapposto alla Bandiera tricolore italiana".
L'Unità d'Italia
Il 17 marzo 1861 fu proclamato il Regno d'Italia e sebbene non riconosciuto ufficialmente da una legge specifica, il tricolore continuò a essere la bandiera nazionale anche del nuovo Stato, fino al 1925, quando una legge lo definì aggiungendo la corona reale allo stemma centrale, bordato d'azzurro.
L'Assemblea Costituente
Fu nel 1946 che la bandiera italiana assunse la sua forma definitiva.
Con la nascita della Repubblica, lo stemma posto nel centro della bandiera scomparve, per opera di un decreto legislativo presidenziale del 19 giugno 1949. Sarà questa foggia a essere confermata dall'Assemblea Costituente nella seduta del 24 marzo 1947.
In quest'occasione il Tricolore sarà inserito nell'articolo12 della Carta Costituzionale.